GREGGIO RIFIUTA LA CITTADINANZA ONORARIA DI BIELLA

“Lo faccio per rispetto alla senatrice Segre”

greggio segre

L’onorificenza era stata proposta dalla giunta del leghista che una settimana fa l’aveva bocciata per la senatrice a vita sopravvissuta all’Olocausto.

Ezio Greggio, il noto presentatore originario di Cossato, ha rifiutato la cittadinanza onoraria che Biella voleva conferirgli. Nulla contro la città, a cui Greggio è sempre stato legato. Il passo indietro è arrivato alla fine di una giornata gonfia di polemiche. Pochi giorni fa, infatti, due liste civiche avevano proposto di assegnare l’onorificenza a Liliana Segre, la senatrice a vita sopravvissuta all’Olocausto. Ma la mozione era stata bocciata dal sindaco leghista Claudio Corradino e da Fratelli d’Italia: la Segre non ha alcun rapporto con la città e non ha mai fatto nulla per il Biellese, era stato il commento. Pochi giorni ed ecco la nuova proposta della giunta comunale: cittadinanza a Ezio Greggio. Il quale, però, in serata ha fatto sapere: «Il mio rispetto nei confronti della senatrice Liliana Segre, per tutto ciò che rappresenta, per la storia, i ricordi e il valore della memoria, mi spingono a fare un passo indietro e non poter accettare questa onorificenza che il Comune aveva pensato per me». Greggio ha fatto sapere che la sua non è una scelta contro qualcuno, bensì a favore di qualcuno «anche per coerenza e rispetto a quelli che sono i miei valori, la storia della mia famiglia e a mio padre che ha trascorso diversi anni nei campi di concentramento».

La giunta biellese aveva scelto Greggio «per la popolarità televisiva come conduttore, giornalista, attore e regista; per il suo costante impegno attraverso l’associazione “Ezio Greggio per i bambini prematuri”; per aver contribuito a diffondere in Italia e nel mondo il nome di Biella». L’attività di Greggio a favore dei bambini prematuri risale alla nascita di suo figlio Gabriele che trascorse tre giorni in incubatrice: da allora la sua associazione ha donato a 70 ospedali italiani (tra cui anche quello di Biella) incubatrici da trasporto, da reparto, respiratori, ossimetri, apparecchi per il controllo dell’udito che sono serviti a salvare e migliorare la vita a circa 15 mila neonati. Il suo impegno nel promuovere il nome di Biella lo ha visto in prima fila come «testimonial» nella corsa al riconoscimento Unesco di «Biella città creativa».

Difficile dunque non giustificare la scelta della cittadinanza onoraria sotto il profilo del sostegno alla causa. Ma il no è arrivato proprio per quelle convinzioni morali che hanno fatto di Greggio una figura riconosciuta. Contro la scelta si era scagliato Paolo Furia, segretario regionale del Pd in Piemonte: «Non c’è nulla di male di per sé – ha scritto su Facebook – in un titolo di onorificenza a Ezio Greggio, ma la tempistica è da brivido. Farlo esattamente la settimana dopo aver bocciato la richiesta di dare la cittadinanza onoraria a Liliana Segre è una ridicola provocazione​».​ Scelta contestata anche dall’Arci nazionale su Facebook: «Cosa dire? Vergogna. Ci auguriamo che l’attore rifiuti l’onorificenza. Le onorificenze pubbliche non sono Telegatti da assegnare con leggerezza».

Ma mentre uscivano e a prescindere da questi comunicati, Ezio Greggio aveva già fatto la sua scelta rinunciando all’onorificenza.